giovedì 4 aprile 2013

de profundis 1.

"ma té Nicoletta, di dove sei?"
"AbbruzzMolisse"
"di Foggia?"
"No Campobasso"
"Calabrese!"

"perché i tedeschi, che dovevano morire tutti, ché io non accetto di farmi governare da una panzona schifosa, avevano il loro partigiano, che si chiamava ScinderList, e non gli hanno fatto nemmeno una strada, quei porci, che Hitler ha fatto peggio di tutti, che almeno noi con Mussolini si sopravviveva"

"che questi giovani pieni di tatuaggi e buchi dappertutto fanno schifo"

"ieri ho visto una ragazzina di 14 anni in giro alle tre... i genitori si meritano che diventi drogata, così imparano!"

"che mestiere fai, Andrea?"
"L'animatore turistico"
"ah, vesti i morti?"

con questa perla così raffinata si chiude la rassegna "de profundis".
continua di certo.

martedì 2 aprile 2013

della separazione

la separazione ti lascia la paura di non farcela.
la separazione ti lascia l'ansia, di notte, col cuore in gola, la fronte imperlata, il respiro corto.
la separazione ti lascia l'amaro in bocca, come di un dolce che hai mangiato e ti sembrava buono, ma il sapore che ti rimane attaccato al palato come catrame, è di cicoria (a me non piace la cicoria).

passano giorni, mesi, un anno. Quasi due. Ti sembra che tutto passi. Che stia scorrendo.

E un giorno di sole, fuori dallo studio medico, al telefono con la tua bimba di quattro anni, a 20 km di distanza, ti arriva di nuovo lo schiaffo in faccia di tutte le conseguenze che ci sono e ci saranno.

Non essere più.

Prima avrei pianto.
Prima mi sarei chiesta perché.
Spirali.
E invece no.

Ti lasci trasportare.

"La piccola cannache si piega alla forza del vento, torna dritta quando la tempesta è passata." (mahabharata)

da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/paura-e-coraggio/frase-84647>